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Demenza, invecchiamento, dimenticanze… con il procedere degli anni ci sembra normale diventare meno capaci di tenere a mente le informazioni, o meno lucidi nelle decisioni o ancora lenti, troppo lenti nel ragionamento, e spesso sorge la paura che le piccole o grandi dimenticanze che ci affliggono possano essere l’inizio insidioso di una malattia che ci porterà rapidamente a non ricordare nulla e ad essere dipendenti… la demenza, declinata nei vari nomi dalla parlata comune: Alzheimer, arteriosclerosi, la malattia che rincretinisce, sclerosi, diventar “semi” etc… In effetti queste malattie sono in aumento, si stima che fino ad un quarto delle persone con più di 80 anni possano esserne colpite, con conseguenze disastrose sia sul piano familiare che sociale ed economico. La demenza è una malattia “degenerativa” nella maggior parte dei casi, cioè tende in ogni caso a progredire e le medicine che abbiamo al momento fanno poco.

Allora non c’è nulla da fare? Come per ogni problema, il primo passo è la conoscenza: l’AIRDA e la Sezione AIRDA Brain propongono questo incontro ad ingresso libero il 12 aprile 2015, con tre esperti di ambito neurobiologico: attraverso un percorso guidato che parte dall’invecchiamento cerebrale e la demenza e approda alle ultime ricerche su neurogenesi e plasticità cerebrale, intervallato dagli interventi a ruota libera dei relatori e del pubblico, per arrivare a una informazione semplificata ma non semplicistica, basata sulle ricerche neurobiologiche e non sul sentito dire. E poi, prendendo spunto da queste ricerche, scoprire che tanto può essere fatto per ridurre il rischio che la demenza si sviluppi, probabilmente già fin dai primi anni di vita, e qualcosa anche quando la demenza si è già manifestata, per arrivare infine insieme a indicare i possibili interventi che possiamo-dobbiamo sviluppare nei comportamenti individuali e in quelli che coinvolgono l’organizzazione “sociale”.

I relatori, soci ricercatori AIRDA, sono: Ernesto Gastaldo, dirigente medico, neurologo; Massimo Prior, dirigente psicologo, neuropsicologo; Chiara Da Ronch, psicologo, dottore di ricerca. Sono docenti incaricati di insegnamento presso le università di Ferrara (EG CDR) e di Padova (MP). Si occupano di ricerca, didattica e clinica e le loro competenze si integrano nelle diverse prospettive delle relative professioni.

AIRDA è una Associazione culturale e di promozione sociale, (Albo delle Associazioni di Promozione Sociale della Regione Veneto, dr 148, n° PS/TV0042), AIRDA Brain è una Associazione per la promozione della salute psicofisica delle persone con lesioni cerebrali acquisite (n° reg. 3447 del 25/03/2005), ed è una sezione dell’AIRDA.

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