Una guerra è sempre un evento terribile.

Il mondo credeva che la “Grande Guerra” avesse espresso il massimo dell’orrore. Purtroppo non è stato così. Le vittime, militari e civili, le distruzioni di ogni tipo sono risultate molto maggiori di quelle del primo conflitto mondiale in ogni area dello scontro bellico.
Le immagini sono di un’evidenza agghiacciante: corpi contorti, case sventrate e tutto il resto della ferocia umana. A distanza di tempo, è bene non dimenticare, anzi è meglio ricordare, perché le giovani generazioni abbiano sempre presente la memoria delle testimonianze della natura selvaggia delle azioni umane nel corso del conflitto.

Pensiamo all’olocausto ebraico o all’esplosione delle due prime bombe atomiche in Giappone e avremo la misura dei limiti folli, a cui è giunto l’uomo, quando ha voluto distruggere il suo simile.
Che dire di più? le parole mancano davanti a tanto strazio.

E’ doveroso meditare su quanto è accaduto, e grandi artisti delle arti figurative e della penna lo hanno fatto e ci hanno trasmesso i loro pensieri in modo da renderci partecipi della loro arte.
Presenteremo uno specimen audiovisivo e documentario di queste opere, perché il mondo comprenda l’intenso messaggio, che ancor oggi ci trasmettono. Capiremo allora il significato dell’umanità profonda di queste voci, che gridano l’angoscia dinanzi alla furia annientatrice delle armi e dell’odio.

Agli uomini di oggi il giudizio, manzonianamente espresso in ogni modo, per prolungare responsabilmente il ricordo dei fatti crudeli con la speranza, anzi, con la certezza, che non debbano più ripetersi.»

Adriano Ciccotosto: laureato in filologia classica, ha insegnato tutte le discipline del settore nel corso di oltre cinquant’anni di docenza, ha concluso la sua carriera come preside di istituti superiori.
E’ socio ricercatore dell’ A.I.R.D.A.