REGOLAMENTO I.C.S.A.T.

ART. 1
Riconoscimento di Centri e Didatti (riferimento art. 4, comma b) Centri di formazione e didattica potranno essere riconosciuti dall’I.C.S.A.T. quali istituzioni o soggetti autorizzati alla formazione in psicoterapia autogena sulla base dell’attività, dei riconoscimenti, del curriculum o dell’affermazione scientifica maturata nella collettività specialistica nazionale o internazionale.
Si richiede che tali Centri operino in conformità con i fini statutari dell’I.C.S.A.T. e che il loro orientamento didattico sia improntato a una rigorosa salvaguardia dei criteri specifici della Psicoterapia Autogena per quanto riguarda sia la teoria della personalità e della psicopatologia, sia la teoria del metodo e l’applicazione delle tecniche. Verrà valutato il fatto che i Docenti di materie di Psicoterapia Autogena presso tali Centri siano esperti della materia come tali riconosciuti dall’I.C.S.A.T., o Didatti dell’I.C.S.A.T. o persone formatesi presso di loro e affermatesi nell’ambito della Psicoterapia Autogena per merito di ricerche e pubblicazioni.
Verrà positivamente valutato l’impiego profuso dai centri in oggetto nell’approfondimento della concezione bionomica con ricerche sia statistiche che più genericamente culturali o compendiative, sia nella diffusione della Psicoterapia Autogena con pubblicazioni, seminari, convegni e altre forme di confronto professionale. II programma didattico svolto presso tali Centri dovrà essere compatibile con le linee di formazione che l’I.C.S.A.T. richiede ai propri iscritti, come più diffusamente indicato nel successivo art. 2 del presente Regolamento. II riconoscimento di tali Centri avviene su istanza dei medesimi, con delibera
del Consiglio Direttivo approvata all’unanimità in scrutinio segreto.
L’I.C.S.A.T. si impegna ad esprimersi e a comunicare ufficialmente la propria decisione al Centro che ne faccia richiesta nel
tempo massimo di 180 giorni. I centri (Scuole, Sedi Locali, Associazioni) per la formazione, la didattica e/o per lo studio, la ricerca e la divulgazione, regolarmente riconosciuti dall’I.C.S.A.T., vengono inseriti negli appositi elenchi dell’Albo I.C.S.A.T. I centri che per due anni consecutivi non partecipano alla vita associativa dell’I.C.S.A.T., in conformità alle loro finalità istituzionali, non verranno menzionati nell’Albo. La decisione spetta al Consiglio di Presidenza e, in caso di contestazione, all’Assemblea Statutaria dei soci.

ART. 2
Criteri informativi per la preparazione dei Candidati (riferimento art. 4, comma b) Nella preparazione di Candidati all’Albo I.C.S.A.T., Centri e Didatti autorizzati dovranno uniformarsi ai seguenti criteri guida:
• la formazione in TA inferiore non può essere inferiore a 60 ore di attività didattica e il training di formazione non può svolgersi in un periodo inferiore a mesi tre;
• la formazione in TA superiore non può essere inferiore a 200 ore di attività didattica e il training di formazione non può essere inferiore a mesi dodici;
• la formazione in TA inferiore può essere rivolta a medici e psicologi (per le applicazioni cliniche) e a laureati in discipline diverse (per le applicazioni non cliniche) e deve prevedere programmi adeguatamente differenziati;
• la formazione in TA superiore può essere rivolta unicamente a medici o psicologi abilitati all’esercizio della psicoterapia, come da ordinamento di legge. In questo caso si fa riferimento all’evenienza di insegnamento dei fondamenti teorici e delle tecniche operative della psicoterapia autogena a persone che già hanno maturato una formazione psicoterapica, conseguendo la relativa abilitazione a norma delle vigenti leggi, a laureati in discipline diverse per le applicazioni non cliniche. La costituzione di Scuole di Psicoterapia Autogena presso cui medici e psicologi possono acquisire l’abilitazione all’esercizio della psicoterapia,
ricade sotto la normativa della Legge ed è di competenza dell’apposita commissione ministeriale.
La formazione dei Candidati all’albo I.C.S.A.T. dovrà comprendere i seguenti aspetti di programma:
– Anamnesi specificamente orientata all’applicazione della psicoterapia autogena;
– Principi teorici della psicoterapia autogena, con specifico riferimento ai concetti di autogenia, bionomia, allenamento, concentrazione passiva, lasciar-accadere, generalizzazione;
– Conoscenza teorica e pratica della specificità e dell’ortodossia della psicoterapia autogena, con espresso riferimento alle differenze rispetto alle tecniche di tipo suggestivo;
– Indicazioni, controindicazioni e non indicazioni della psicoterapia autogena e del ciclo inferiore in particolare;
– Setting e condizioni applicative del TA inferiore;
– Conoscenza e pratica personale dei sei esercizi standard nella loro sequenza codificata (pesantezza, calore, cuore, respiro, plesso solare e fronte);
– Modalità di presentazione degli esercizi standard sia nel setting individuale che nel setting di gruppo e prassi operativa nell’applicazione del TA inferiore;
– Fenomeni interferenti nel TA inferiore (disturbi, difficoltà, resistenze, scariche autogene, eccetera) e gestione dei medesimi nella prassi terapeutica;
– Modificazione Autogena e criteri per la costruzione di formule intenzionali e formule d’organo.
TA Inferiore o di base (settore non clinico):
– Cenni biografici di I.H. Schultz e cenni storici circa le origini e lo sviluppo del Training Autogeno;
– Principi teorici del Training autogeno, con specifico riferimento al concetto di autogenia, bionomia, concentrazione passiva, generalizzazione, etc.;
– Dati anamnestici preliminari da raccogliere prima di procedere all’applicazione del TA;
– Motivi di cautela nell’applicazione del TA ed esigenze di consulenza clinica (medica o psicologica) generica o specialistica;
– Setting e condizioni applicative del TA inferiore;
– Conoscenza e pratica personale dei sei esercizi standard nella loro sequenza codificata (pesantezza, calore, cuore, respiro, plesso solare e fronte);
– Modalità di presentazione degli esercizi standard sia nel setting individuale che nel setting di gruppo e prassi operativa nell’applicazione del TA inferiore;
– Fenomeni interferenti nel TA inferiore (disturbi, difficoltà, resistenze, scariche autogene, eccetera) e gestione dei medesimi nella prassi operativa del TA;
– Criteri per la costruzione di formule di specifica applicazione nel settore operativo del Candidato.
TA Superiore:
– Concetto di Psicoterapia Autogena, principi e fondamenti epistemologici della stessa;
– Aspetti fondanti della Psicoterapia Autogena con specifico riferimento ai concetti di:
– Bionomia;
– Autogenia;
– Piano di vita e Via del Destino;
– Simbologia;
– Principi psicofisiologici su cui riposa la Psicoterapia Autogena con espresso riferimento a:
– concetto di unità psicofisica collegato al concetto di bionomia;
– basi neurofisiologiche delle funzioni psichiche
– moderne acquisizioni sulla “plasticità del cervello” (Kandel E.R., Bloon E., Lazerson A. ecc.).
– Tecniche e procedimenti che rientrano nella denominazione di Psicoterapia Autogena;
– Interazione fra la Psicoterapia Autogena e Scuole di Psicoterapia storiche i cui fondamenti scientifici sono particolarmente attigui a quelli di I.H. Schultz (psicologia psicodinamica, psicologia analitica, psicologia esistenziale, psicosintesi, etc.);
– Affinità e singolarità della Psicoterapia Autogena nel panorama delle psicoterapie immaginative;
– Conoscenza teorica degli epigoni di Schultz (l’imagogica autogena di Thomas, 1’abreazione autogena di Luthe, la terapia autogena in quattro stadi di Gastaldo e Ottobre) e loro relazione con il TA superiore;
– Setting e modalità applicative della Psicoterapia Autogena;
– Conoscenza e pratica personale degli esercizi di TA superiore nella loro sequenza codificata (colore, oggetti concreti, oggetti astratti, mare e montagna – concetti astratti, vissuto personale,persone, risposte dall’inconscio);
– Tecniche analitiche nella pratica della Psicoterapia Autogena (connotazione, confrontazione, analisi come scissione di sincresi, interpretazione, elaborazione);
– Tecniche di elaborazione del materiale autogeno (il “plasmare prima e dopo”, la costruzione di fiabe di H. Wallnofer, tecniche di disegno e di libera espressione, tecniche di amplificazione, etc.):
– Trasnfert e controtransfert nella Psicoterapia Autogena.

ART. 3
Modalità di accesso alle categorie di Soci Ordinari Medici e Soci Ordinari
Psicologi
(riferimento art. 5, comma b.b.2 e b.3)
Sono ammessi all’albo I.C.S.A.T. in qualità di Soci Ordinari Medici e
Soci Ordinari Psicologi quanti possiedono i requisiti accademici previsti
dallo statuto e hanno frequentato un corso di formazione in training
autogeno inferiore con programma clinico presso Centri o
Didatti autorizzati dall’I.C.S.A.T.. Per accedere all’albo I.C.S.A.T. è
inoltre necessario sostenere un esame di ammissione al cui fine verrà
inviata alla Segreteria dell’I.C.S.A.T. entro il termine massimo di
giorni 15 dalla data fissata per l’esame la seguente comunicazione:
1. domanda di ammissione agli esami in carta semplice;
2. fotocopia del titolo di studio o certificato sostitutivo del medesimo;
3. attestato del corso di TA seguito a firma del Didatta o del Centro
autorizzato;
4. ogni altro documento inerente la formazione e la competenza in
materia di tecniche di Psicoterapia Autogena;
5. fotografia recente formato tessera autentica o autocertificata;
6. n. 2 casi seguiti con TA e controfirmati dal Centro o dal Didatta
per supervisione. Per ragioni di uniformità è opportuno che la relazione
sui due casi presenti la storia clinica del soggetto, la natura
della richiesta di intervento, l’eventuale sintomatologia accusata e
la relativa valutazione psicofisiologica, i criteri e le modalità dell’intervento terapeutico, l’evidenziazione di passaggi significativi
nei protocolli, la discussione delle difficoltà incontrate e la valutazione
degli esiti conseguiti;
7. versamento della tassa d’esame (comprensiva della tassa diploma)
pari al doppio della quota associativa annua in vigore. Tale versamento
copre anche la quota associativa per l’anno in corso.
La Segreteria I.C.S.A.T. è autorizzata ad accettare solo domande corredate
dell’intera documentazione e pervenute almeno 15 giorni
prima della data fissata per l’esame. Indipendentemente dall’esito di
questo, la documentazione presentata verrà custodita presso l’archivio
I.C.S.A.T. Gli esami di ammissione all’I.C.S.A.T. constano di una
prova scritta per la quale è stabilito un tempo massimo di due ore e
che verte su cinque quesiti. Orientativamente i quesiti verteranno sui
seguenti temi:
a. principi teorici della Psicoterapia Autogena;
b. indicazioni, non indicazioni, controindicazioni del TA;
c. modalità di somministrazione dei singoli esercizi;
d. difficoltà, disturbi e interventi particolari nella pratica del TA;
e. applicazioni cliniche del TA.
Alla prova scritta fa seguito una prova orale che verte sulla discussione
dei due casi presentati e sulla conoscenza sia teorica sia pratica
del Training Autogeno inferiore.

ART. 4
Modalità di accesso alla categoria di Soci Ordinari Operatori di Formazione
(riferimento all’art. 5, comma b.4)
Sono ammessi all’albo I.C.S.A.T. in qualità di Soci Ordinari Operatori
di formazione laureati in discipline diverse da Medicina e da Psicologia
che abbiano frequentato un corso di TA inferiore con Didatti o
centri autorizzati dall’I.C.S.A.T. con programma non clinico.
Per accedere all’albo I.C.S.A.T. essi dovranno presentare domanda e
documentazione esattamente come i Soci Ordinari Medici o Psicologi
e dovranno sostenere analogo esame, con la differenza che esso
non saggerà la conoscenza delle applicazioni cliniche del TA, bensì di
quelle non cliniche, oltre alle specificità dell’applicazione non clinica
del TA da parte di operatori non terapeuti.

ART. 5
Modalità di accesso alla categoria di Soci Ordinari Psicoterapeuti
(riferimento all’art. 5, comma b. 1)
Sono ammessi all’albo I.C.S.A.T. in qualità di Soci Ordinari Psicoterapeuti
i Soci Ordinari Medici e Soci Ordinari Psicologi che, possedendo
i requisiti accademici previsti dallo statuto e – specificamente –
essendo iscritti all’elenco degli psicoterapeuti dell’Ordine dei Medici
o dell’Ordine degli Psicologi, hanno frequentato un corso di formazione
in Training Autogeno superiore presso Centri o Didatti autorizzati
dall’I.C.S.A.T., ovvero una Scuola di formazione in
Psicoterapia Autogena. Per accedere all’albo I.C.S.A.T. è inoltre necessario
sostenere un esame di ammissione che può aver luogo trascorso
almeno un anno dalla data di iscrizione all’albo I.C.S.A.T. in
qualità di Soci Ordinari Medici o Psicologi. È esclusa l’ammissione diretta
alla categoria di Soci Ordinari Psicoterapeuti senza il previsto accesso
a quella di Soci Ordinari Medici o Psicologi. AI fine di questa
seconda ammissione verrà inviata alla Segreteria dell’I.C.S.A.T. entro
il termine massimo di giorni 15 dalla data fissata per 1’esame la seguente
documentazione:
1. domanda di ammissione agli esami in carta semplice;
2. certificato di iscrizione all’Elenco degli Psicoterapeuti del proprio
Ordine professionale.
3. attestato del corso di TA superiore seguito a firma del Didatta o
del Centro autorizzato;
4. ogni altro documento inerente la formazione e la competenza in
materia di tecniche di Psicoterapia Autogena.
5. n. 4 casi trattati con Psicoterapia Autogena e controfirmati dal
Centro o dal Didatta per supervisione (non sono cumulabili i due
casi presentati per l’ammissione al primo livello)
6. versamento della tassa annuale fissata dal Consiglio Direttivo.
Come per gli esami di primo livello, la Segreteria I.C.S.A.T. è autorizzata
ad accettare solo domande corredate dell’intera documentazione
e pervenute almeno 15 giorni prima della data fissata per
l’esame.
Indipendentemente dall’esito di questo, la documentazione presentata
verrà custodita presso l’archivio I.C.S.A.T..
L’esame prevede una prova scritta per la quale è stabilito un tempo massimo di due ore e che verte su cinque quesiti. Orientativamente i
quesiti verteranno sui seguenti temi:
1. fondamenti teorici della Psicoterapia Autogena;
2. principi psicofisiologici su cui riposa la Terapia Autogena;
3. criteri metodologici e operativi in relazione a specifici quadri psicodinamici;
4. orientamento analitico e tecniche analitiche in Psicoterapia Autogena;
5. ambiti di applicazione della Psicoterapia Autogena.
Alla prova scritta farà seguito una prova orale che verte sulla discussione
dei quattro casi presentati e sulla conoscenza della specificità
della psicoterapia bionomica, oltre a valutare la formazione o l’orientamento analitico del Candidato.

ART. 6
Generalità sugli esami di ammissione all’albo I.C.S.A.T.
Ogni livello d’esame prevede una Commissione formata da tre membri;
il primo è il Presidente dell’I.C.S.A.T., che è membro di diritto
della Commissione d’esame (ma a sua discrezione può declinare l’invito
o designare un suo rappresentante scelto fra i Soci Didatti); il secondo
è un Socio Didatta dell’I.C.S.A.T. e il terzo è un Didatta che
presenta il candidato (ovvero un Docente del Centro autorizzato
presso cui il Candidato ha seguito la formazione). Nel caso di indisponibilità
del Didatta Presentatore verrà designato un altro Socio
Didatta. La Commissione d’esame non ha validità se non sono presenti
in ogni momento almeno due Commissari su tre.
Al fine di agevolare l’accesso agli esami da parte dei Candidati verrà
indetta una sessione d’esame in sede nazionale almeno una volta all’anno,
in occasione del Convegno I.C.S.A.T. o del seminario nazionale
I.C.S.A.T..
Inoltre possono essere indette in qualunque momento sessioni
d’esame presso le sedi locali dell’I.C.S.A.T. su richiesta che il responsabile
della sede stessa indirizzerà al Direttore. Tale richiesta va inoltrata
non meno di trenta giorni prima della data programmata. Nel
caso di esami presso una sede locale è necessario che venga convocato
un Socio Didatta esterno a tale sede, il quale affiancherà il Didatta
presentatore dei candidati e/o il Responsabile della sede locale (nel caso in cui presentatore e responsabile della sede locale siano persone diverse).
La Commissione assegna un massimo di 50 punti alla prova scritta
(per un massimo di 10 punti per ogni domanda proposta); un massimo
di 25 punti ai casi presentati e un massimo di 25 punti alla prova
orale. Essendo il punteggio massimo raggiungibile pari a 100, l’esame
risulterà superato raggiungendo almeno 65 punti.
Il candidato che non dovesse superare la prova d’esame non può ripresentarsi
prima che siano trascorsi dodici mesi. Nell’eventualità che
anche il secondo esame risultasse negativo il candidato potrà ripresentarsi
soltanto su segnalazione congiunta di due Didatti I.C.S.A.T..

ART. 7
Criteri di accesso alla categoria dei Soci Didatti
(riferimento art. 5, comma d)
Il Consiglio di Presidenza, valutate le esigenze di accrescimento e
l’impegno nella didattica dell’ICSAT, può attivare specifici iter per la
formazione di nuovi Didatti, riservati a Soci Ordinari Psicoterapeuti
con qualifica di 2° livello.
L’accesso a tale iter non avviene per domanda, ma per cooptazione.
Il Direttore è la figura istituzionalmente investita delle mansioni relative alla formazione dei Didatti. Coadiuvato dal Presidente, egli
prende in considerazione le persone da ammettere al training di formazione
e coopta i Soci prescelti; cura personalmente le attività didattiche
e coordina quelle di eventuali Docenti e Supervisori sia
interni sia esterni all’ICSAT.
Al fine della cooptazione dei Soci vengono presi in considerazione i
dati del curriculum, la formazione personale e didattica, la supervisione
effettuata presso strutture riconosciute dall’ICSAT, le pubblicazioni
inerenti la psicoterapia autogena, la partecipazione ad attività
congressuali e seminariali promosse o riconosciute dall’ICSAT.
La Segreteria comunica personalmente a ogni Candidato la proposta
di accedere all’iter di formazione. Dopo aver manifestato per iscritto
la propria accettazione, il Socio viene ammesso al training di formazione
e accede all’apposito Registro tenuto dall’ICSAT con la qualifica
di Didatta in Formazione.
L’iter formativo si articola in tre fasi, ciascuna di durata non inferiore
a due anni, distinte come:
– fase propedeutica
– fase avanzata
– fase conclusiva.
Nel corso della fase propedeutica il Didatta in Formazione partecipa
a tutti gli specifici Seminari organizzati dalla Direzione e matura
un adeguato patrimonio di crediti attribuiti sulla base di:
– ore documentate di formazione psicoterapica individuale, effettuate
con figure professionali riconosciute dalla Direzione ICSAT;
– ore di supervisione individuale effettuate con Didatti ICSAT su
casi di psicoterapia autogena personalmente seguiti;
– pubblicazioni scientifiche in materia di psicoterapia autogena;
partecipazione a iniziative congressuali, seminariali e di approfondimento
promosse dall ’ICSAT.
La valutazione complessiva dei titoli, così come la valutazione dei crediti
da attribuire alle attività esterne all’ICSAT verrà effettuata dalla
Direzione. Nei registri dell’ICSAT, il Candidato viene indicato come
“Didatta in Formazione Propedeutica”.
Nel corso della fase avanzata il Didatta in Formazione partecipa a
tutti i Seminari espressamente attivati dalla Direzione e continua la
formazione individuale con figura professionale riconosciuta dalla
Direzione ICSAT. Inoltre, effettua:
– supervisione “longitudinale”, presso Didatti ICSAT, inerente casi
di psicoterapia autogena personalmente seguiti, di cui discute ogni
seduta effettuata;
– esperienza di didattica attiva presso strutture formative riconosciute
dall’ICSAT.
Verranno inoltre valutate:
– pubblicazioni scientifiche in materia di psicoterapia autogena;
– partecipazioni ad attività congressuali e seminariali in qualità sia di
uditore, sia di relatore.
La valutazione complessiva dei titoli, così come la valutazione dei crediti
da attribuire alle attività esterne all’ICSAT verrà effettuata dalla
Direzione. Nei registri dell’ICSAT viene indicato come “Didatta in
Formazione Avanzata”.
Nel corso della fase conclusiva il Didatta in Formazione partecipa a tutti i Seminari espressamente attivati dalla Direzione e intraprende
un’esperienza personale (“analisi di controllo”) con altro Didatta ICSAT
o con figura professionale riconosciuta dalla Direzione ICSAT.
Inoltre, effettua:
– supervisione presso Didatti ICSAT inerente casi di psicoterapia
autogena da lui seguiti;
– esperienze di didattica attiva presso strutture formative riconosciute
dall’ICSAT;
– attività di supervisione rivolta a colleghi che stiano maturando la
formazione in psicoterapia bionomica o in tecniche autogene;
– verifica presso un Didatta ICSAT delle proprie attività sia di didattica
attiva, sia di supervisione in materia di psicoterapia bionomica
e tecniche autogene.
Ancora, vengono prese in considerazione e valutate:
– pubblicazioni scientifiche in materia di psicoterapia autogena;
– partecipazioni alle attività di ricerca e approfondimento dell’ICSAT,
così come a iniziative congressuali e seminariali promosse o
riconosciute dall’ICSAT.
La valutazione finale dei titoli verrà effettuata dal Direttore, d’intesa
con altri Didatti, Docenti o figure professionali riconosciute che
hanno preso parte all’iter del Didatta in Formazione. Nei registri dell’ICSAT
viene indicato come “Didatta in Formazione Conclusiva”.
Al termine del training formativo, il Candidato produrrà un lavoro
originale in materia di Psicoterapia Autogena, su un tema concordato
con il Direttore dell’ICSAT. Egli inoltrerà copia di tale lavoro alla Segreteria ICSAT, unitamente a:
– domanda di ammissione alla categoria dei Soci Didatti;
– certificazione di completamento del training di formazione;
– curriculum aggiornato, versamento della quota d’ammissione fissata
dal Direttivo.
Al momento di tale domanda, il Candidato dovrà dimostrare e dichiarare:
– di risultare iscritto all’ICSAT nella categoria dei Soci Ordinari Psicoterapeuti
(2° livello) da almeno dieci anni;
– di non avere provvedimenti disciplinari in corso;
– di essere in regola con le norme e le quote associative.

II Consiglio Direttivo, sentite le valutazioni del Direttore e valutato il
lavoro di ricerca prodotto dal Candidato, nel corso della prima riunione
in programma decide della sua ammissione nella categoria dei
Soci Didatti con approvazione unanime a scrutinio segreto.
In caso di mancata unanimità, il Candidato può ripresentare istanza
controfirmata per avvallo da tre Didatti ICSAT, dopo che sia trascorso
almeno un anno dalla ricusazione.

ART. 8
Norme deontologiche
(riferimento art. 6)
Nell’ambito e ai fini dello statuto I.C.S.A.T. i Soci di tutte le categorie
sono tenuti al rispetto delle seguenti norme:
– respingere ogni prestazione e ogni collaborazione che comporti
limitazioni alla propria indipendenza morale, alla propria autonomia
tecnico-scientifica, alla propria dignità professionale;
– astenersi da interventi che ledano l’integrità psicofisica, la dignità
morale o la libertà della persona umana;
– prestare la propria opera nei limiti delle personali competenze al
conseguimento degli scopi statutari dell’I.C.S.A.T. e in modo specifico
alla corretta diffusione e immagine della Psicoterapia Autogena;
– cooperare affinché la Psicoterapia Autogena venga proposta in
maniera inequivocabile nella sua sostanza di terapia bionomica
così come definita da I.H. Schultz, nella sua natura di terapia che
si sviluppa nel contesto della psicologia dinamica e “del profondo”,
nella sua pratica di terapia analiticamente orientata, nella
sua sostanziale diversità da ogni forma di terapia pragmatica e
fondata sulla suggestione.